Incontri belli…

Ma per me la psicoanalisi non è esclusivamente e in astratto la scienza dell’Inconscio, bensì anche e soprattutto la scienza della via percorribile all’Inconscio e del rapporto naturale (che di fatto significa episodico, fruibile e significativo) con esso, e io credo che comunque nel nostro lavoro si debba ancora passare per di lì, per quell’area in cui l’Io Centrale pesca, ma non la fa da padrone. un’area in cui – se le cose vanno sufficientemente bene – l’Oggetto o gli Oggetti assistono benevolmente il Soggetto nel suo apprendere dall’esperienza. In analisi noi perlopiù non forniamo al paziente delle informazioni cognitivo-descrittive sul suo Inconscio, bensì esercitiamo la persona, seduta dopo seduta, al contatto, al passaggio, alla pervietà delle vie che all’Inconscio possono avvicinarla: come dice Confucio, non diamo un pesce all’affamato, cerchiamo di insegnargli progressivamente a pescare. E soprattutto, oggi, andiamo a pescare insieme al paziente. (S. Bolognini)